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Viva la libertà

Prof Dell’Aria …, sia felice, siamo orgogliosi di averla incontrata e conosciuta durante il nostro percorso di vita, le sue critiche, i suoi rimproveri, i suoi complimenti, i suoi insegnamenti; non hanno fatto altro che aiutarci a crescere, grazie a lei abbiamo imparato a non avere paura di esprimere la nostra opinione e che il confronto è sempre la cosa migliore per risolvere tutto”. (I suoi alunni)

Questa data annuale (del 2 giugno), capita a fagiolo nel piatto di ognuno di noi italiani, ritengo sia un giorno molto importante, anche in presenza di questa ”interminabile incertezza” politica, dovuta a una crisi pregressa e oggi a un cambiamento le cui fasi ancora non si percepiscono, tra luci e ombre, è certo che il paese è ancora in profonda sofferenza a noi del popolo, non resta altro che difendere quella democrazia che ci hanno regalato i nostri padri e i nostri nonni con il sacrificio anche della loro vita.
Ci consola che le stesse situazioni che l’Italia vive dopo oltre 70 anni dalla nascita della Repubblica, sono pure in altri paesi, non solo dell’Europa, questo è un costo non previsto forse, ma vecchio quanto il mondo, con tutte le invenzioni che la mente umana è riuscita a fare, ancora non si trovano i rimedi per amministrare con onestà e serietà il popolo nel mondo.  –  Queste incertezze tuttavia non fanno dimenticare quel residuo di amor proprio che abbiamo, ”molti siamo, a sentire non solo dentro“, quel potere delle emozioni ed esserci a qualunque costo con modi diversi, io nella mia distanza la seguo incollato alla Tv, senza se e, senza ma, non so rinunciare a questo richiamo e non mi vergogno ad ammettere che mi fa sempre sognare momenti migliori, ben sapendo che il risveglio è diverso.  –  In apertura, ho riportato un messaggio degli alunni di una scuola del palermitano, fatta alla loro ”amata professoressa”, dopo quanto le è accaduto, almeno io non leggo solo parole, leggo amore e senso di profonda solidarietà, dimostrata subito, già nell’immediata percezione di quel che le è capitata, è anche una assunzione di responsabilità delle loro colpe …, ”se hanno la colpa di aver saputo distinguere”.
Questa però, è l’occasione giusta per parlare dell’evento che proprio in questi giorni, ha tenuto banco sulle Tv, sui quotidiani e immancabilmente sul social, legato appunto alla democrazia e alla libertà che da essa deriva, messa in serio pericolo da alcune manovre politiche, da una parte di questo ”strambo governo” che ci troviamo a dover sopportare.  –  Sarebbe inutile fare il discorso per intero, comincio da questo episodio che ha fatto discutere abbastanza e credo a questo punto, faccia anche riflettere sul nostro futuro prossimo, che alla luce dei risultati elettorali usciti in queste votazioni per le europee …, rimetteranno in discussione diverse cose nel paese, non sono in grado di fare anticipazioni circa l’impatto di ricaduta ma non sarà certamente un risultato che porterà pace al popolo.  –  Dell’accaduto ancora attuale, il preside; dovrebbe spiegare …, (o meglio fare la spiata e rivelare chi nei piani alti di certi palazzi, gli ha suggerito di mettere in azione un provvedimento così ardito) la sua azione punitiva nei riguardi della Prof, che con i suoi 40 anni di scuola, ha saputo reagire anche con un ”tocco di eleganza”, non è stata gradita nel paese, che a gran voce ha difeso e chiesto di recedere nell’iniquo provvedimento a suo carico, ingiusto e molto offensivo.  –  Sommare questo episodio a tutto il casino che questi ”illustri asini della politica” stanno a combinare, ancora una volta, li mette in evidenza, facendo notare non solo i limiti che hanno, ma anche la stupida presunzione e prepotenza di potere cui si sono appropriati indebitamente.
Non è il voto che avete registrato in ultima istanza che vi pone in diritto di applicare certe misure, ”il voto è fluttuante”, quel che conta e cosa bisogna mostrare al popolo, sono i valori sociali e le capacità per guidare il paese, voglio ricordare, che non sempre si vive al riparo del manico di un coltello …, è quando si sta nella parte del taglio, che si capisce e si assapora il vero verso della vita.  –  Ricordatevi del passato che non è mai stato clemente con quelli che hanno pensato e agito con la presunzione di fare meglio, alla fine è sempre il popolo che vince …, anche nella sofferenza.  –  Dopo quest’importante e necessaria parentesi che …, ci fa al momento, solo immaginare cosa sarebbe il futuro senza la democrazia, non auspico avere alla guida del paese un individuo che deve rendicontare 49 milioni spariti all’interno del suo partito, deve spiegare anche la politica fatta in precedenza nel suo paese dal suo partito, che deve far capire il perchè ”in Italia i porti sono chiusi”, perchè a rigor di logica, i porti ancor prima di accoglienza, rappresenta la salvezza per loro, passo a ricordare quella che è la più bella festa nel paese.  –  Il perchè la data del 2 giugno, solo perché è la data del referendum istituzionale del 1946, che coincide anche con il 1882, il giorno e il mese in cui è morto Giuseppe Garibaldi, (l’eroe dei due mondi e il gran condottiero all’unità d’Italia).  –  Il capitolo della democrazia italiana si apre con le premesse e gli auspici migliori, perché a scrivere le “prime pagine” di una nuova storia, (dopo la fine della guerra) sono uomini che hanno combattuto e fatto resistenza dentro file politiche, partitiche e partigiane, tutti pensano di risalire dalle difficoltà evidenti cui versa il paese. Sono momenti di grande impegno quelle che portano alla nascita della repubblica in Italia, certo che nessuno ha mai pensato al costo della democrazia, se però si è tentato di esportarla oltre i propri confini, può significare che è un progetto valido, reso pesante per il disimpegno e l’imbroglio che sempre si inserisce dove esiste il potere, è una inguaribile debolezza umana purtroppo.  –  Istituzionalmente, i simboli che rappresentano la Repubblica, sono tre, “l’inno, il Presidente e la bandiera”, la cerimonia ufficiale si svolge nella tradizione con la visita del Presidente della Repubblica Italiana all’Altare della Patria, per la deposizione di un’alloro al Milite Ignoto, segue poi la lunga parata militare (non possono mancare a quest’appuntamento nell’alto del ciel, le frecce tricolori) lungo via dei Fori Imperiali, tra due ali di folla entusiasta, tra palchi stracolmi di ogni sorta di autorità, politiche, militari, religiose e culturali.  –  Da diversi anni gli spazi dell’alto colle, sono aperti al pubblico per una “visita desiderata” e molto gradita dal Presidente Mattarella, che quest’anno ha arricchito con delle opere d’arte repubblicane, dal dopoguerra a oggi dei più noti artisti italiani.  –  A caduta verso il basso, il Presidente della Repubblica, non manca di inviare il suo messaggio annuale tramite i prefetti, che sono i diretti responsabili di governo, sul territorio, questo passaggio mette in moto tutta una serie di manifestazioni che coinvolgeranno i cittadini, le forze armate e le associazioni combattentistiche con sfilate e deposizioni di corone ai monumenti che rappresentano il simbolo della libertà.  –  Per tutta la fase storica relativa agli eventi che hanno portato la democrazia e la Repubblica in Italia, lo scorso anno l’ho pubblicata sul mio blog “toninoracconta.wordpress.com” ma lo troverete facilmente anche sul mio profilo di Fb, “Solo dei punti di vista”.