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Emanuele Filiberto

Mancavano solo i discendenti di casa Savoia in questa nostra Italia, già così maltrattata da politici incompetenti e partiti, che mostrano solo di avere la “gola profonda” per gli affari di Stato, non è una mia fisima leggere solo quel di cui non si vorrebbe provar vergogna, capita che ogni mattina durante la mia recensione sul virtuale, ci siano; oltre i fake, le curiosità, i disastri la cronaca, il malaffare, anche le idiozie, dicono che questo è il gossip dell’epoca moderna e che diversamente non esiste.  –  Capisco perfettamente che tutti dobbiamo mangiare per vivere …, io però mai mortificherei la mia modesta intelligenza, andando a intervistare persone che finora e forse per altre quattro generazioni continueranno a vivere con quello che hanno depredato ai nostri avi, nonni, bisnonni ecc.  –  Un giornalista anche se si occupa di “cronaca barzellettiera”, deve mettere di suo oltre la serietà anche una certa competenza, perché quel che segue scade di contenuto solo a leggere il cognome della persona intervistata.  –  Buttata da qualche parte dentro le Leggi, (quelli della Repubblica), ci sta un articolo che è riferito alla vecchia casa regnante, recita anche in maniera più ampia che gli ex regnanti e tutta la discendenza, non potranno mai assumere “cariche pubbliche”.  –  Se non fossero per i grandi e seri problemi da affrontare come alcuni …, economico, politico, sociale, morale, industriale, di lavoro, di appartenenza ecc, ci sarebbe da divertirsi, per cui fai un piacere a restare dov’è sei, non occorre che ritorni di cretini, ne abbiamo già abbastanza.    Giorni fa un altro furbetto si è dichiarato pronto a scendere in campo per dare un aiuto al paese …, quel tal Briatore che oggi c’è e domani no, oppure; ci sarò domani ma oggi no, adesso sono in due a darsi disponibili, io, per la verità, non ho capito su cosa e come noi potremmo giovarci del loro aiuto, chi ha soldi disponibili da mettere a disposizione, lo fa in tanti modi, meno che quello politico e del potere.  –  Proprio quest’ultima considerazione, mi fa pensare che loro si tengono i propri soldi e vogliono sia legittimato dal popolo una forza che li metta in vista oltre l’attuale che hanno, sfidano salvietta o pensano all’unione con lo stesso, riparandosi dietro i “milioni d’italiani che sono stufi” …, pure con presunzione, pensano che noi oltre a essere stufi, siamo anche deficienti e di scarsa intelligenza.  –  Tralascio di discutere di Briatore ritengo esaurito già l’averlo solo citato, avrà pure i soldi, ma non ha la mia ricchezza e non fa testo alcuno nel panorama degli interessi che l’italiano possa avere, con lui al potere dentro i palazzi romani.    Questa mia “perdita di tempo” sul letterario dell’ereditiero, solo perché è la mia ironia, che silente come in altre circostanze, ama d’esserci dentro, infatti, sono entrato nel profilo del candidando, dapprima solo con la curiosità di trovare qualcosa di più concreto, su cui fare una seria riflessione, mi dispiace deludervi ma questo non sarà possibile, se non c’è da piangere è chiaro che resta da ridere ma in questo caso si resta …, “con le pive nel sacco”, un vuoto davvero straordinario, perché, siamo davvero quasi dentro un mondo a parte.  –  Qualche anno fa, Emanuele Filiberto ci ha fatto un po’ ridere nella sua accoppiata televisiva con Pupo, poi Sanremo, poi Ballando con le stelle, poi qualcosa d’altro, poi il silenzio …, un po’ era entrato nelle mie simpatie ma solo per il coraggio dimostrato di uscire dai soliti schemi cui spesso certi “mondi di vita”, condizionano i pochi malcapitati, il suo proporsi nella normalità della vita, seppur nei livelli più alti, mi abbia fuorviato da quella che invece era e resta una loro prerogativa, “sono quelli che sono”, senza alternativa.  –  Certamente non è stato con le mani in mano, dopo gli studi fatti in Svizzera, entra nel mondo bancario come consulente finanziario, creando il “Fondo Altin”, quotato in Borsa a Zurigo, dopo alcune esperienze artistiche, crea una società di produzione televisiva, la “Royal Me Up”, ma anche cinematografica, la “Savoy & Gregory”, infine, un suo marchio di moda, la “Prince Tees”, che propone una linea di T-shirt di Cachemire e cottone.  –  Nella crisi di governo, tra quelli che pensano a una discesa in campo, in vista delle prossime elezioni, c’è anche Emanuele di Savoia, che tra il serio e il faceto scrive su Facebook un post di uguale tenore leghista, sono “milioni i messaggi” indirizzati a lui, da parte degli italiani stufi e preoccupati per il futuro dell’Italia.  –  Questo suo proporsi …, proprio in questo delicato momento che il paese sta vivendo, mi porta a mal pensare, “gli italiani mi chiamano” dice il principe, che poi, scrive su Facebook “lo faccio alla Salvini … Sto ricevendo milioni di messaggi d’italiani stufi di questa Repubblica delle banane e del comportamento ridicolo dei suoi politici… Che facciamo?”  –  Non tiene conto il principino del grottesco scivolone creato dalla monarchia dei Savoia, di fatto, è colpevole come il sistema odierno, oggi, noi siamo solo una nazione sbagliata e loro; quelli che hanno interrotto il dialogo con le grandi culture europee e per ultimo anche quello interno, l’avvento della Repubblica non ha fatto altro che proseguire quel solco tracciato.  –  Quel che ho letto sul suo profilo, in risposta al post sulla sua calata in politica, è delle più fantasiose che passano dal ridicolo alle prese in giro, alle offese, ai cattivi ricordi, alle colpe, all’ironico, al serioso, sono espressioni di una vasta gamma di personaggi, non mancano quelli blasonati, che gridano “Viva Casa Savoia”, auspicando un futuro ritorno della monarchia, la lettura crea un vero miscuglio tra entusiasmo, sorpresa, meraviglia, che alla fine mi lascia nello sconforto e non riesco (pur con tutta la buona volontà), a pensare che siamo noi questi italiani.  –  Quello che segue prima della mia conclusione solo alcuni dei commenti che ho preso dal suo profilo:

“Cuore mio! Il trono è pronto! Ed io pronto a servirti!”

“Oooooh, ora con tutto quello che sta succedendo pure la monarchia, oooooh, rientrate nelle vostre teste.. mo pure a dare da mangiare ai Savoia.. non basta tutto quello che si sono portati via.. e l’oro? Emanuè.. era meglio non ti facevamo rientrare, gli italiani sempre fessi”.

“Altezza Reale, i tempi sono maturi per una Sua candidatura. Mi spiace solo che si dovrà confrontare con certi personaggi”.

“Ma che te ne fai di un paese dove c’è un indice di criminalità tra i peggiori d’Europa; una corruzione tra i peggiori d’Europa; una pressione fiscale tra i peggiori d’Europa, la disoccupazione tra i peggiori d’Europa; se tu vai fiero di questo paese, tienitelo stretto e grida orgogliosamente viva l’Italia“.

“Altezza, sul gruppo dedicato a Suo Padre, che umilmente mi onoro di amministrare, ci sono decine di inviti e di sostegni per una Sua discesa in campo, Noi siamo e saremo SEMPRE al SUO FIANCO, perché un ritorno alla monarchia sarebbe maturo nei tempi”.

“Dei Savoia, comunque, non se ne sente la nostalgia, anzi molti non sanno nemmeno chi siano, quelli attuali: cittadini come gli altri! Dove sono capitata! I Savoia per far rinascere l’Italia?… Sarà il caldo! Sì, sì, senz’altro il caldo!”

“Confido con ardor, un dì, vederVi sul trono, al Quirinale, la Vostra casa, il posto che più Vi si confà! Avanti Savoia!”

Non serve andare indietro nel ricordo …, qualcuno ancora dice che è grazie ai Savoia se c’è stata l’Unità d’Italia …, chiaro e forte, però, omette di rendere pubblico che la real casa, aveva puntato sulle ricchezze che erano custodite nel sud del paese, i Savoia erano sull’orlo del fallimento, la storia non è solo quella che di proposito è stata scritta sui libri di testo, esiste anche quella vera ancora chiusa e secretata dentro gli archivi di Stato o le stesse biblioteche dei nobili decaduti.  –  Perfettamente inutile entrare nel merito della loro storia che come in altre case nobili europee è piena d’intrighi e ruberie, la loro storia in Italia, finisce con il vecchio “sciaboletta“, (Vittorio Emanuele III) il nonno di Emanuele Filiberto, l’attuale principe che sogna un ritorno al Quirinale, tentando dal gradino della politica, è sufficiente a far vergognare qualsiasi blasonato che ancora resta.