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Ho letto che

Sfogliando i post sulla rete è facile imbattersi non solo sulle molte curiosità, ma anche su altro che contorna il nostro quotidiano, ad esempio ho letto che la Mannoia ha fatto un passo indietro, si è arrabbiata per la sua precedente scelta elettorale e platealmente, dichiara di tornare a sinistra, per farsi perdonare auspica che anche il resto dell’universo Italia, torni a votare (in quel versante), ha pure concesso l’uso della sua ultima incisione, “Il peso del coraggio” come contributo di propaganda per la campagna elettorale europea.  –  Effettivamente, ha avuto un bel coraggio nel fare la retromarcia in un momento così importante, bisogna dargliene atto …, ma nient’altro le può essere riconosciuto, allo stesso modo lei non può pretendere scuse da parte di persone o partiti della sinistra che hanno causato il suo disamoramento, è noto che qualcosa non ha funzionato per il verso giusto in tutta la sinistra, magari le scuse potrebbero essere “un fatto reciproco” ma neanche troppo importante o necessario.  –  Questo passo indietro, saranno in molti a farlo e credo proprio dentro queste elezioni europee, che ci sarà un ribaltamento delle posizioni, ma premetto; non perché è cambiata la sinistra.  –  Al momento non è un dato evidente, però, neanche da mettere in discussione, dico che qualcosa si muove, ci sono dei ravvedimenti comportamentali che fanno pensare oppure ripensare, è senz’altro un segnale positivo, ma tanta “strada ancora manca” per il recupero delle posizioni perse, mi auguro solo che sia massiccio il rientro degli esuli. Tornando alla nostra Fiorella (una mia preferita nel campo della buona musica), confesso il suo abbandono un po’ mi ha colpito, di solito i grandi personaggi danno poco peso, ho sempre pensato che vivono la politica del paese, a margine di quel che resta del loro tempo da dedicare oltre la propria attività.  –  Questa sua rentrée nei ranghi però, ha suscitato discussioni, anche tante e non tutte positive, a me piacciono molto le intromissioni di gente comune così come dei leoni della tastiera per intenderci i noti “capiscioni o tuttologi”, ovviamente, ci sono nei commenti tutto quel che è logico, con l’altro di annesso, che nulla lega con l’argomento o con la stessa Mannoia, questo è nella specialità di quelli bravi sul social che appunto, riescono a trovare le più svariate spiegazioni sulle questioni altrui.  –  Che la Mannoia si era pentita di aver messo in atto una forma di protesta era chiaro, ricordo di aver letto mesi fa qualche lancio di agenzia in merito che ora torna d’attualità, l’ho ritenuto alquanto scarso perché appunto, la sua voglia di cambiamento, era da imputare agli errori del partito, ma nella responsabilità di Renzi …, che non ho ritenuto giusto, in altre pagine ho ammesso che personalmente nutro delle antipatie per il “Matteo giusto”.  –  Lasciatemi passare il giusto appena scritto, perché alla luce degli altri che hanno lo stesso nome di battesimo, (uno molto attuale purtroppo), è, con sicurezza, il migliore, mi duole e allo stesso tempo, io stesso, provo piacere per questo personale controsenso, ma col senno di poi, tutti dobbiamo fare anche autocritica, non solo per onestà intellettuale ma proprio per riconoscere che, nella realtà, non era lui il nemico a sinistra.  –  Perché questo mio tornare indietro nelle vedute …, semplicemente perché adesso che “il cambiamento” all’interno del PD è giunto a compimento, appaiono quelle luci o quelle ombre, rimaste celate dietro le facciate che dovevano essere mostrate agli elettori, il cambio dirigenziale, ha messo in mostra anche le scomode verità di un partito alle prese con problemi nazionali cui erano urgenti le soluzioni, lo chiedeva il popolo e anche i partiti fuori dalla sfera di governo, frementi di cambiare la posizione.  –  Una strana complicità nelle cabine elettorali ha permesso questo generale cambiamento, dapprima quello governativo con la grave accoppiata del “verde con il giallo”, poi la caduta dell’ebetino dalla segreteria del partito, completava l’opera …, cominciava l’epoca tanto attesa dal popolo, restava solo di dare attuazione alle tante promesse fatte di cambiare e migliorare tutta la triste situazione in cui versava il paese nei lunghi anni di dominio di centro destra e negli ultimi anni della sinistra.      Oggi, analizzando bene i grafici che ci vengono “propinati” da giornali e Tv, almeno io mi pongo qualche interrogativo, forse Renzi meritava qualche attenzione in più, solo a sinistra, bastava dare meno importanza ai vari D’Alema, Bersani, Grasso, ecc, che hanno solo vomitato veleno e specie noi della sinistra storica, abbiamo preso il “classico granchio”, adesso, tanto per cambiare possiamo solo dire che ci ritroviamo senza il mezzo e senza il risultato, nel mio paese si dice “senz’asino e senza staccocce”.  –  La lotta intestina nelle elezioni del 4 marzo 2018, facevano girare i falsi non solo sul social, in ogni angolo del paese si gridava come ossessi, contro Renzi che (ha assunto il cugino a 56 mila euro al mese, quel delinquente, coi soldi nostri) offese a non finire …, la storiella invece diventa realtà con Di Maio, che assume una sua vicina di casa, laureata da poco, cambiano i personaggi e il modo di fare politica, trovare certe differenze non è difficile, ognuno ha i suoi modi di prestarsi alla causa, io trovo che a meritare le scuse di noi italiani sia solo Renzi, mi costa dirlo, ma ne sono convinto.  –  La cantante nella sua veduta, non ammette errori da parte sua, giustifica la richiesta di scuse su Facebook, con un comunicato aspro che a me non piace, un po’ irrita:

Quando la mia sinistra, quella che ho sempre votato da quando ne ho diritto dai Pci, Pds, Ds, L’Ulivo, Pd e tutte quelle altre diavolerie di nomi che gli hanno affibbiato nel corso di questi decenni, chiederà scusa a me e una larga percentuale di gente che ha votato da un’altra parte perché si è sentita tradita, solo allora chiederò scusa anch’io. Chiedetevi dove sono andati a finire tutti i voti persi e perché. A volte tanta gente di ‘sinistra’ con la loro intolleranza e saccenza, si comporta come la peggiore destra. Ma sì, andiamo avanti così, facciamoci del male“.

Molti, all’epoca, non hanno condiviso la sua ferma decisione di appoggiare il “MoVimento”, essere un personaggio pubblico, però, l’ha messa sotto l’inevitabile processo mediatico.  –  Entrare nel merito dei torti e delle ragioni che hanno indotto non solo la Mannoia a cambiare e sperimentare altre ideologie, a me sembra sia lo stesso discorso di capire dove e quando, ha sbagliato Renzi, non credo sia solo una questione di fare le proprie scuse che poi potranno risolvere la questione, quello che resta da risolvere, è la politica del paese che dopo appena un anno dal cambiamento, si trova non “alla stessa situazione”, ma peggio.  –  I valori che si commentano, oltre le proiezioni che si fanno per il prossimo futuro, non sono quelli sperati, (che nessuno parli di fatti o eventi dannosi, nel mentre successi), escluso il crollo del ponte Morandi, dobbiamo ammettere che per le calamità naturali, abbiamo avuto quasi un anno di grazia, per niente imputabili alle preghiere del leghista da legare …, (mani e piedi e rispedire a casa). Il suo indietreggiare comunque offre una lettura diversa dal passato, torna a sinistra ma come si usa dire dalle mie parti, va in un’altra parrocchia in quella di Fratoianni, inutile oggi continuare a interrogarsi “sul sesso degli angeli”, ciascuno di noi, alla luce degli ultimi fatti, non solo politici, ma anche di governo, da solo deve metabolizzare compiutamente e totalmente i propri errori, così pure Fiorella e tanti altri, tornare indietro nelle scelte operate, giuste o sbagliate; non sono di altri ma nostre, legate strettamente a degli errori di valutazione che abbiamo fatto.  –  Evidentemente oggi, il buon senso è dote rara, la Mannoia e altri hanno creduto nel movimento 5 stelle e allo stato delle cose, sono pentiti, cosa comprensibile per carità, quello che mi lascia pensare molto, è l’aggiunta che fanno in questa dietrologia, la colpa del loro errore “sarebbe stata del PD”…, siamo alle solite, nessuno è mai colpevole dei propri errori; è sempre colpa di qualcun altro forse non hanno tutti i torti, qualcosa di vero ci può stare.  –  Con le elezioni europee, siamo solo all’inizio di nuovi momenti della politica, è proprio questa, un’opportunità da cogliere al volo, un’occasione unica che può ripresentarsi nel 2014, un tempo ragionevolmente lontano per risolvere i problemi, non solo quelli europei che “ci coinvolgono” più di tanti altri Stati, (almeno per gli immigrati), ma anche quelli interni all’Italia.  –  Se vogliamo crescere ed essere seri, per una volta tanto ritengo sia sufficiente “disinnamorarsi delle proprie idee“, guardare avanti, significa anche girarsi di lato e osservare come siamo circondati, da chi, come e perché, leggere i visi inquieti, saper rispondere a occhi imploranti, a giovani costretti a vivere di espedienti o solo con le lirette del nonno, rinunciare al proprio egoismo dovrebbe essere un punto di ripartenza. Il mondo, lo Stato, siamo noi …, nella vita, il bene o il male, i buoni o i cattivi, siamo ancora e sempre noi che lo creiamo, non solo nelle situazioni che abbiamo vicino, ma anche nella distanza, ogni nostra azione si ripercuote “immancabilmente”, cominciamo a vedere dove, noi per primo possiamo creare la differenza.