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Minestrone dell’interno

Ovviamente sono il primo a convenirne che non c’è da gioire su tutta la questione italiana, specie in quest’ultimo anno, alle difficoltà oggettive che permangono nel prosieguo della crisi, deve misurarsi e confrontarsi con le diverse realtà che vivono nei palazzi che si propongono come obiettivo, quello di far sopravvivere il popolo.  –  In tutte le mie riflessioni, pur mantenendo l’obiettività nel trattare gli argomenti, traspare la mia appartenenza all’area della sinistra storica, proprio quella che non c’è più, è una presa d’atto che faccio con coscienza, poiché non mi sento rappresentato da nessuna forza politica presente sul pentagramma dei partiti, resta solo come un piccolo neo sulla pelle, nulla di più.  –   Da poco si è conclusa l’ultima avventura degli emigranti che più volte hanno tentato di sbarcare a Lampedusa, alla fine un atto di forza compiuto da Carola Rackete, la giovanissima 31 enne “capitana della Sea Watch”, che fa un indesiderato regalo al kapitano della lega, costretto per la terza volta a rosicare sulla mancata vittoria nella lotta contro i suoi “porti chiusi ma non troppo”.  –  A me resta misteriosa la risposta fatta alle interrogazioni odierne fatte in parlamento oggi, 3 luglio 2019, dove tra risate e applausi della corrente leghista, salvietta rivela che:

Lo sbarco era stato autorizzato per la mattina dopo, per questo è inaccettabile la sporca battaglia politica fatta sulla pelle di 41 persone, una sporca battaglia politica, nè più nè meno“.

Per niente cerco di mascherare con l’ironia, la piena soddisfazione che provo per la giusta soluzione del problema creato da salvietta, siamo alla sua terza sconfitta consecutiva sull’argomento, esprimo è caldeggio quel che sento nel mio profondo, non per la diversità politica o di opinione, ma solo perché “il salvataggio in mare”, non si nega a nessuno, conta solo l’interpretazione giuridica delle Leggi, in poche parole, può non far piacere ma è così:

Ci sono varie norme (diritto internazionale consuetudinario in primis) che obbligano al salvataggio dei naufraghi (tali devono essere considerati i passeggeri della nave), condurli al centro d’accoglienza al porto sicuro che nella fattispecie non potevano essere né la Libia (per ovvie ragioni) nè la Tunisia (dove esiste una forma piuttosto incompleta di tutela internazionale dello straniero). L’unico porto sicuro era Lampedusa. Le accuse di resistenza e violazione, in ordine alla nave da guerra sono cadute semplicemente perché tale non può essere considerata una piccola lancia della Guardia di Finanza: su questo vi è giurisprudenza”.

Altra cosa è l’accoglienza, su quest’argomento c’è molto da discutere ma non spetta a noi farlo, ci sono enti e istituzioni che nei loro livelli, con gli eletti o i delegati, sono deputati a ridiscutere i trattati, gli accordi e tutto quel che in precedenza è stato un punto di accordo tra gli Stati che compongono l’Unione europea e internazionale.  –  Queste sono delle precise regole cui nessun paese può venir meno, chi ha preso quest’impegno, non può sottrarsi, deve spogliarsi delle sue vesti politiche ed “essere sopra alle parti”, deve esserne all’altezza e avere la coscienza di rappresentare non solo un paese, ma anche un problema che i cittadini sentono e vivono con disagio, è tenuto alla partecipazione, a riferire a chi di competenza le fasi delle modifiche proposte o ascoltate.  –  Non parto da molto lontano, solo dall’ultimo anno, tralasciando quello che è stata una cocente inoperosità di un eletto al parlamento europeo che è stato assente ben 96 volte, su 102 riunioni, ciononostante, “ha ricevuto il compenso” previsto dalla funzione di parlamentare, senza aver dato nessun contributo …, tradendo anche le aspettative riposte dal suo partito.  –  Faccio riferimento solo all’ultimo anno di attività parlamentare della politica europea, dove nelle riunioni europee dei Ministri degli Interni dei 28 paesi membri, la poltrona italiana è rimasta costantemente vuota, su 7 riunioni indette, solo nell’ultima della scorsa settimana il salvietta ha mandato un suo sottosegretario.
A questo punto non resta che trarre le dovute conclusioni, non è concepibile avere di questi comportamenti …, per poi strillare in patria sulle cose che non vanno dell’Europa, è cosa ancora peggiore oltre che inqualificabile, il popolo merita rispetto, non si possono “raccontar loro le favole” di una volta.  –  Questo nuovo governo a conti fatti (non con le mie illazioni), non ci ha portato niente di nuovo, anzi ci ha riportati indietro, dentro un isolamento che al momento non può essere quantificato, sono evidenti i risultati ottenuti sia in ambito nazionale che fuori, delle promesse sul cambiamento europeo, ci resta da prendere nota che il sovranismo non conta affatto, non hanno formato gruppo, anzi sono stati rifiutati, il MoVimento non sa dove andare a sbattere la testa, è entrato nel “gruppo non-gruppo” dei non iscritti, se c’è un modo per contare poco o nulla in Parlamento è proprio quello.  –  L’unico italiano “eletto con 346 voti”, che subentra al bravo Tajani, è Davide Sassoli, le altre alte cariche vanno ai partiti tradizionali, l’unica nota positiva, il colore rosa che assume il parlamento, per le due donne elette, la tedesca Von der Leyen, al posto di Juncker e la Lagarde alla BCE, al posto di Draghi.  –  Il conte finalmente promosso, oltre a restare lo zerbino di salvietta e giggino, lo diventa anche per altri, l’aveva detto del resto che il 2019, “sarà un anno bellissimo“.  –  Spiacenti signori …, forse non si scende, ma se giggino è fermo a leccarsi le ferite nell’attesa di un ulteriore colo a picco del suo consenso, il suo compagno di merenda deve ingoiare bocconi amari, non ci sono proiezioni diverse per loro, solo il conte, continua nelle sue visioni, immaginava un film tutto diverso sulle nomine europee, forse non era nella stanza giusta, perché il racconto è l’esatto contrario di quello da lui rilasciato nelle varie interviste a giornali e Tv.  –  L’Italia non ha rotto gli accordi presi in precedenza dall’affiatato duo Merkel-Macron, sono naturalmente venute meno le convergenze sui nominativi proposti, il governo italiano dei populisti sfascia-Europa, non ha “ottenuto nessun risultato”, solo per il PD, ben piazzato nel suo gruppo, (all’opposizione nel nostro paese), arriva un incredibile risultato.  –  Per salvietta, adesso la beffa è completa; dopo le sconfitte del mare, si aggiungono quelle dei monti, in Ue trionfa la Merkel, con la sua compatriota nominata alla Commissione, un antipatico Macron, che raccoglie materializzando una francese alla Banca centrale e il PD, che senza grosse fatiche, piazza con il voto dei popolari, un suo ottimo rappresentante al Parlamento europeo.  –  Resta ben saldo al comando europeo, “l’asse franco-tedesco”, non poteva andare meglio per celebrare il pazzesco successo del nostro governo, che ha ben mostrato la sua incompetenza nella grande rottura delle politiche di austerità promesse.  –  Oltre al danno, c’è anche la beffa, chi poteva immaginare che in Europa dopo le chiacchiere fatte nelle “grandi piazze italiane”, si sarebbe formata una squadra che procurerà gli incubi peggiori su h-24 al duo “salvietta-giggino”, pensare che questo governo avesse messo dall’inizio un punto fermo, proprio sulla politica di contrasto all’Eurozona …, adesso si assiste a una retromarcia che in ogni modo, si cerca, di tenere occultata.  –  Tuttavia, una nota positiva va registrata, è sempre il conte che dice “l’Italia ha avuto il riconoscimento che merita”, (non certo per merito suo), per il momento, nessuna procedura d’infrazione, ma la scadenza delle verifiche è fissata al 15 di ottobre, quando tutte le nuove commissioni saranno insediate, strano che questo passetto arriva dopo il discorso fatto da Mattarella a Vienna, tutto questo mi lascia con forti dubbi sul nostro futuro, cosa accadrà in autunno per noi italiani.