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Un tardo pomeriggio al G.B. Vico

Anche se ormai pratico per le mie precedenti occasioni, questa volta è stato molto diverso e impegnativo il compito di fare la prima a Chieti di un libro dai contenuti di grossa attualità per alcuni risvolti poco piacevoli che l’intero Abruzzo ha vissuto nell’ultimo decennio.  .  È il mio ultimo libro, tutto sullo stabilimento della Montedison di Bussi, dove ho prestato servizio per oltre un trentennio, nei capitoli oltre i racconti sui personaggi che hanno dato un carattere alla vita di fabbrica, trovano posto anche momenti di eroismo e di cronaca, come appunto l’inquinamento ambientale che la rende ancora protagonista, purtroppo non ben accettata dall’opinione pubblica.  .  Qualsiasi fabbrica in ogni luogo e in ogni epoca dove opera e nello specifico, trattandosi di un’industria chimica seppur pienamente rispettosa delle normative di legge, non riesce a mantenere integro l’ambiente, perché spesso, la lettura avviene a consuntivo con nuove leggi e conoscenze più aggiornate.  –  Devo dire che l’emozione mi ha preso, non solo per la delicatezza dell’argomento, ma anche per la location …, già da diversi giorni prima, quando sono andato a visionare la sala che “Noi del G. B. Vico” mi aveva assegnato per la presentazione del libro “Lu Stabblement”, sono salito quelle vecchie scale con una certa responsabilità, ben sapendo dove mi trovavo, un pensiero al passato, alla grande storia che contiene l’edificio, ai tanti studenti diventati celebri, ho provato delle sensazioni che non riesco a rappresentare.  –  In precedenza, avevo partecipato a una commemorazione del prof. Carpineto, ma non sapevo che quella era la “sala Manzini”, credo sia la disposizione più grande e forse anche la più bella, del Liceo, quando ci sono entrato, mi sono sentito come non all’altezza del compito cui dovevo esserci per forza, ho sentito qualcosa di indefinibile, che è rimasto dentro di me…, fino al momento d’inizio. Mi ha fatto molto piacere (ovviamente mi sono avvicinato e fatto riconoscere), la presenza di una persona, (l’ing. Nicola Sabatini), che all’atto della mia assunzione era vice direttore a Bussi, poi fu trasferito in sede per continuare il suo percorso dirigenziale, assumendo incarichi sempre maggiori.  –  Rivederlo con un bastone e l’accompagno di un mio ex collega di lavoro è stato davvero emozionante, mi ha fatto anche capire che a distanza di anni, il nostro lavoro resta la centralità di vita per tutti.  –  Gli onori di casa, dal Presidente di “Noi del G. B. Vico”, avv. Stefano Marchionno, che ha dato ampio spazio agli interventi dei due invitati della comunità Bussese; il dott. Paolo Setta, Direttore settore turismo Soc. coop. “Il Bosso” e l’ex sindaco di Bussi, Nino Di Tillio …, pure dipendente della Soc. Montedison, ora responsabile dell’Università della libera età “Valle Tritana”.  –  L’inizio introduttivo di Stefano, nella circostanza anche padrone di casa, con la sua buona affabilità e la stessa presenza dell’amico Nino Di Tillio, ha messo fine alle mie preoccupazioni …, col senno di poi lo ammetto, proprio stupide.  –  Molto accalorati gli interventi fatti dai due ospiti di Bussi, che hanno eloquentemente risposto alle domande dei presenti (pure abbastanza numerosi), toccando anche con una certa profondità il presunto inquinamento, per parte mia, mi sono limitato a leggere una pagina di vita vissuta in fabbrica, avevo solo l’imbarazzo di scegliere uno degli oltre 70 capitoli contenuti nel libro.  –  Considerando che in città c’erano altre quattro presentazioni librarie, posso ritenermi molto soddisfatto per la partecipazione riscontrata delle quasi 50 presenze, tenuto conto che l’argomento proposto nel mio libro, presenta sì, dei legami tra le due località “Bussi – Chieti”, non solo per la conclusione di un evento bellico, ma anche per la numerosa presenza di miei concittadini che hanno lavorato a “Lu Stabblement”, che però, molti della città ignorano, alla fine neanche mi ritengo scrittore, direi di essere più prossimo a un semplice “narratore di vita”.      Prima di iniziare la presentazione, arriva anche l’amico Gino Di Tizio per un’intervista, non nascondo che è stata una sorpresa, anche molto piacevole …, però, la città dovrebbe vivere questi momenti con una maggiore coordinazione, non sono solo momenti di cultura ma anche di incontri tra persone.  –  Finisco e ammetto …, è stata la più bella delle mie presentazioni, un’esperienza davvero unica per il posto dove mi sono cacciato e per l’argomento che ho trattato, mi resta solo da ringraziare gli amici che con la loro presenza alla serata, hanno dimostrato il loro affetto e interesse per le mie “avventure letterarie”.  –  Infine …, non posso mancare di salutare l’Associazione “Noi del G.B. Vico”, la loro disponibilità, manifestata anche con la stessa presenza, complicata pure dalla contemporaneità riscontrata, un fraterno grazie al Presidente Stefano Marchionno, per il concreto impegno che mette a disposizione della comunità teatina, a tutti dico arrivederci al prossimo incontro.  –  Domani sabato, la presentazione a Bussi.