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Il console

Sono quasi dieci anni che vivo in Romania, al fine di regolarizzare la mia permanenza stabile, ho dovuto far ricorso alla locale sede consolare della città di Craiova, così mi è stato concesso una residenza illimitata, senza scadenza alcuna, questo quando ancora stava l’obbligo di uscire dalla Romania ogni tre mesi, oggi che la stessa fa parte dell’unione europea, questo vincolo è venuto meno, ma è rimasto il rapporto con la sede del consolato.  –  Quando entrai la prima volta in questa sede, ci stava un’altra persona, poco garbata nel compito che doveva svolgere, probabile che ci sono state delle lamentele, perché è stata sostituita ed è arrivato il dott. Marco Oletti, con la funzione di Vice Console Onorario d’Italia in Romania.  –  Sono anche impegnato nella diplomazia, poiché Marco Oletti è da considerare un amico, infatti non è il console, è più semplicemente Marco, con cui dividiamo pure dei bei momenti nei ristoranti della città o alla cascina di Peppe.  –  Sarà la mia indole, sarà che non creo molti problemi ad altri, perché cerco di essere ligio ai doveri, rispettoso delle leggi, insomma scrupoloso tanto che cerco prima di fare da solo fin quanto è possibile, solo quando mi arrendo, cerco altre soluzioni, tolto la necessità del certificato di residenza, non ho più avuto necessità alcuna della sede consolare, ma in occasione della venuta del nuovo dirigente diplomatico, sono stato invitato, ho conosciuto il dott. Oletti, in verità lui si è un poco affidato al mio amico Peppe che è residente in Craiova da quasi un ventennio, nella circostanza, sono diventato anch’io, assiduo è amico del Console.  –  Di origine torinese, ed anche “blasonato”, fino a qualche anno fa, era il presidente dei produttori di riso d’Italia e ora ha scelto la carriera diplomatica, al momento “onoraria”, quindi da quasi tre anni, in Craiova è stata ufficializzata una sede dell’ambasciata italiana, Marco, è il nuovo viceconsole onorario in Romania, imponente nella sua figura, è una persona molto educata e amabile nei comportamenti, non ti senti a disagio con lui, l’amicizia è venuta spontanea e senza condizionamenti, è da considerare un sincero amico, infatti non è il console, è più semplicemente Marco, con cui dividiamo pure dei bei momenti nei ristoranti della città o alla cascina di Peppe.  –  Per la cronaca, è un ex giocatore di basket e in tale ambito ha scritto anche un libro sull’argomento, che io ho avuto in regalo due copie data l’amicizia che si è creata.  –  I libri che per me hanno poco interesse, li ho regalati a mio nipote Loris che da alcuni anni si è avvicinato a questo sport e al mio grande amico, d’infanzia, Nino, che dopo essere andato in pensione alcuni anni or sono, pure si è dedicato a questo sport come allenatore, poiché da giovane è stato anche giocatore.  –  Marco, si è molto impegnato in città per gli italiani residenti, è andato oltre il suo ruolo, impegnandosi anche economicamente per dare vita ad un circolo per gli italiani di Craiova, nel settembre del 2010 si comincia a parlare di questa possibilità e si promuove una prima riunione, a cui partecipiamo numerosi, però alla fine quando si dovranno cominciare quelle attività per approntare di fatto il locale, si rimane in pochi, (Aldo e Pino) addirittura fanno come la visita dal medico, prima si dicono pronti a partecipare  ed anche a gestire, poi spariscono per nostra fortuna comunque, rimaniamo in tre a fare i lavori per rendere accogliente il circolo, io Peppe e Aristide.  –  La sede del circolo viene inaugurata con la presenza dell’Ambasciatore, il Dott. Mario Cospito, è una bella sede, è dotata anche di una biblioteca con libri donato proprio da Marco, anche io ne ho donati alcuni, li ho catalogati e messi in ordine, come ho imparato nel mio periodo di mobilità, si fa una bella cerimonia, che termina con un bellissimo “buffet” organizzato presso la mensa universitaria della città, che era attrezzata per l’occasione, allieta la serata anche una orchestrina, con musiche rumene.  –  Dopo un anno però dato l’affitto troppo esoso, il circolo è stato chiuso, tutto l’arredo è ricoverato nel magazzino di Peppe, abbiamo trovato un altro locale quasi a costo zero, ma è in restauro, sarà pronto per settembre. –  Nel mentre è stato creato anche un ufficio sindacale della CISL, con il compito di assistenza pensionistica per gli italiani che sono residenti in Romania e i rumeni che hanno lavorato in Italia, con la mia disponibilità, dato il mio precedente lavorativo, è stato lo stesso Marco a chiedermi di fare questo compito, dopo la chiusura del circolo, il servizio sindacale funziona direttamente nel consolato, non ci sono molte pratiche da fare, ma è comunque un servizio che vale.  –  È notizia di questi giorni che Marco lascia la sede, io e l’amico Peppe, che siamo gli assidui operatori del circolo, ci scambiamo anche i periodi di assenza dalla città per assicurare l’apertura del circolo e del servizio sindacale, siamo quasi a aprile 2014, non ci aspettavamo questa cosa, siamo dispiaciuti per l’amico Marco che passa ad altri incarichi, siamo speranzosi che quanto finora costruito, rimanga, ormai è un capitale che ha la sua importanza, sarebbe un peccato mollare …, purtroppo, diverso tempo è passato, in merito non si muovono più foglie, tutto pare finito nel silenzio.