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E gli italiani?

Mumble mumble, è il titolo di un lavoro teatrale di Emanuele Salce, figlio di Luciano che invita a riflettere sul fatto di essere un figlio d’arte, in questo caso invece il mio “mumble”, sta nel senso di rimurginare sulla situazione italiana con chiaro riferimento all’operatività del governo in carica.  — Non sono coinvolto direttamente perché vivo all’estero, però lo vivo come italiano, non solo adesso con il “cambio di guardia”, lo vivevo anche prima con tutti i governi precedenti, non sono di quelli esigenti al massimo, sono però di quelli che amano nelle cose che si fanno, la concretezza delle promesse.  –  Tornando indietro, nel tempo della prima repubblica, anche se ci sono delle sacche di vuoto o delle azioni che hanno creato nel popolo dei malcontenti, è innegabile che dalle macerie della guerra siamo arrivati a collocarci, come paese industrializzato, in una posizione di prestigio, il settimo posto, per un paese che non ha ricchezze nel sottosuolo, non è trascurabile affatto.  –  Fatta questa premessa e passando oltre, a quella che tutti considerano la “seconda repubblica” che è iniziata con la salita al potere di uno degli uomini più ricchi nel paese, sarebbe inutile nominarlo, ma parlo di Berlusconi, che pure aveva fatto le sue di promesse …, doveva iniziare con lui, un nuovo periodo di colore rosa, per quanto stava scritto nel famoso fascicolo che ogni famiglia ha ricevuto a casa, io non ho creduto alle sue promesse, mi sono sempre mantenuto sulle mie posizioni di sinistra, qualche simpatia per il PD ma niente di più.  –  Con il passare del tempo ci sono le famose altalene tra Prodi, Berlusconi, D’Alema, per chiudere con Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, dove materialmente finisce un periodo molto doloroso e altrettanto infausto, non solo per la nostra economia, ma anche e in particolare, nel prestigio che avevamo conquistato, basta dire che nel quarto di secolo che hanno governato questi individui, il debito pubblico si è raddoppiato.  –  Aperta quindi una nuova pagina nella politica del paese, ometto di ripetermi sul come, è nato questo governo, mi domando solo come ancora si mantiene in piedi, il suo barcollare è troppo evidente, non si può nascondere, c’è nel merito, solo da discutere sul comportamento degli italiani che a mio avviso …, lascia molto amaro in bocca, per l’immobilismo acuto che stanno dimostrando. Sono di quelli che non amano la violenza, molto calmo nella vita, riflessivo su ogni cosa, non è nel mio stile “l’impulsività”, però a tutto c’è un limite, leggo in rete la scontentezza di tanti, anche se devo dire che andando a spulciare sui profili di Salvini o Di Maio, trovo una marea di scellerati che quasi godono, per il comportamento che i due massimi rappresentanti della lega e dei 5 stelle, hanno messo in atto.  –  Rifacendomi alla nostra storia, trovo inusuale il comportamento odierno se paragonato a quello dei “ragazzi del ‘99”, le nuove generazioni hanno assorbito e subito il riflesso delle grida di piazza che il comico Grillo ha fatto per un decennio, purtroppo non è colpa di questi ragazzi, ma nostra, di chi li ha educati e formati alla vita, oggi, siamo noi la parte debole dell’anello.  –  Sembrerà incredibile ma è così, alcuni della mia generazione, ci sono dentro perché convinti dalle ragioni dei propri figli, altri lo dico con profonda obiettività e senza nessuna invidia, erano stanchi del vecchio sistema, avranno fatto il discorso più semplice, “perso per perso, tanto vale provare”, per questa loro pensata, non li biasimo, però adesso mi sembra stiano perseverando.  –  Un famoso proverbio dice che il buongiorno si vede dal mattino, in pratica è come dire che siamo in pausa dal 4 marzo scorso, la questione italiana, non si discosta di un millimetro da quella che era l’epoca di Gentiloni, tutto si muove eppur è tutto fermo.  –  Non è un gioco di parole, è la semplice e triste realtà che si sta vivendo in Italia, si va verso la direzione indicata da Grillo che affermava: “Ognuno può prendere responsabilità politiche e certo anche economiche, se eletto dal popolo”, non c’è bisogno di essere esperti disse gridando come al solito.  –  Resta l’incognita sul comando di Casaleggio junior, gli altri sono burattini, la Lega, con istinto di potere si associa e vince sul consenso, l’incompetenza di Giggino è chiara a tutti, della situazione, approfitta Salvini, sarà antipatico, ma su molti ha fatto presa, tutto si può dire sulla persona, ma ha un istinto politico raffinato, il problema è che non scomparirà dalla scena subito.  –  Mattarella anche nel silenzio che ha, sta annotando tutto, saggiamente aspetta, sa che arriverà il momento di ridare lustro alle Istituzioni, oggi ha parlato a degli studenti, ha detto che “chi viene eletto, non comanda ma governa“, poi però ha aggiunto altre parole (non propriamente di circostanza), pochi avranno capito il vero significato di quel distinguo …, “il potere inebria”.  –  È quello cui stiamo assistendo, è come scrive il mio amico Maurizio, lo riporto tal quale: “Junker, Cottarelli, Fabio Fazio, Cristina Parodi, Draghi, Visco, Boeri, dirigenti del MEF, direttori di giornali, il mio vinaio (etnico), il mio amm.re di condominio (rema contro), l’Uomo Ragno (non è stato eletto da nessuno), elenco non esaustivo, di persone alle quali questo Governo ha chiesto di dimettersi”.  Arriva qualcosa che un po’ mi conforta, sono dei palliativi ma fanno bene …, secondo gli ultimi sondaggi, nelle due forze di governo, si nota un calo nei consensi di circa 5 punti, questo ovviamente è il riscontro che si ha, dopo la presentazione della manovra economica, del MoVimento 5 Stelle e Lega.  –  Il nodo finale, restano gli italiani, mi preoccupa il loro silenzio, non sarà solo una questione d’orgoglio che sentono leso, forse un mix di tante cose, non ultimo anche quello di evitare inutili discussioni in famiglia tra le varie generazioni, io però non vedo colpe, come non vedo situazioni di leso orgoglio, vedo solo tanta incapacità, che deve avere fine, spetta a noi italiani fare un pizzico di dietrologia, un po’ di mea culpa, prima che sia troppo tardi.  –  Non sono l’uccello del malaugurio, sono solo ancora con i piedi per terra, e quell’appello che ha lanciato Salvini da Lione, ripetuto anche ieri mattina su Agorà di Rai 3, mi fa paura, mi spaventa la sua leggerezza quel suo sorriso mellifluo …, mentre dice:

La forza dell’Italia, che nessun altro degli amici seduti al tavolo oggi ha, né i francesi, né gli spagnoli, è un risparmio privato che non ha eguali al mondo. Per il momento è silenzioso e viene investito in titoli stranieri. Io sono convinto che gli italiani siano pronti a darci una mano”.

Io invito tutti a una seria riflessione, sono parole molto forti, dette a un popolo che per eccellenza è considerato risparmiatore, sempre più mi fa pensare ad altre richieste di altri tempi, poi sappiamo bene come siamo finiti, purtroppo sono a dirle e puntualizzarle certe uscite, che poi non solo Salvini fa, sembra si siano messi d’accordo, perché certi commenti, interviste, post su Fb, arrivano anche da oltre oceano, oltre che da madre terra.  –  Meditiamo seriamente perciò, stiamo vivendo un momento di una certa delicatezza che merita l’attenzione di tutti.